Il viaggio sciamanico (chiamato a volte “volo magico” o “viaggio dell’ anima”) in un’altra realtà, è una caratteristica precipua dello sciamanismo. Rispetto ad altre tradizioni spirituali, esso è un’esperienza di visione, in cui la coscienza è modificata e i sensi si aprono per percepire e penetrare la realtà normalmente invisibile. La sua finalità è contattare varie entità nella dimensione spirituale, allo scopo di ottenere conoscenza, potere e guarigione, a vantaggio degli altri o di se stessi.
Un aspetto centrale del core-shamanism è il suo carattere pratico ed esperenziale. Sulla base del proprio studio e lavoro personale, Michael Harner ha sempre ritenuto che la comprensione più profonda di questi metodi fosse quella che si ottiene praticandoli. Nello sciamanismo la conoscenza realmente significativa è ottenuta direttamente da ciascun praticante, attraverso la comunicazione con i propri spiriti protettori. Infatti, questo tipo di apprendimento è insostituibile anche nelle società indigene, tant’è che la conoscenza vera, viene acquisita dal nuovo sciamano attraverso le sue visioni e i suoi sogni, come pure attraverso varie esperienze di iniziazione.
Lo sciamano viaggia nella realtà non ordinaria in quelli che sono chiamati Mondo di Sotto, Mondo di Sopra e Mondo di Mezzo. La struttura tripartita del cosmo è una concezione ampiamente diffusa nelle culture sciamaniche, lo stesso Mircea Eliade parla di “tre zone cosmiche”, collocate una sull’altra lungo l’Axis Mundi o Albero Cosmico.
Esistono inoltre quelli che Harner chiama “Intermondi”, bande ristrette popolate da particolari spiriti, nell’interfaccia tra il Mondo di Mezzo, quello Superiore e quello Inferiore.
Un intermondo è simile a quello che viene comunemente chiamato “limbo”. Tutto ciò non esclude la possibilità di altri mondi esistenti in orizzontale, alle estremità del Mondo di Mezzo, o che il Mondo di Sopra e il Mondo di Sotto, possano unirsi attorno al nostro, formando una sorta di sfera cosmica.
Le descrizioni del numero dei livelli di ognuno dei mondi, variano considerevolmente da cultura a cultura. In molte popolazioni pre-letterate, raramente si aveva bisogno di contare al di là del numero delle proprie dita, in parte perchè la necessità di calcoli più ampi dovuti alla tassazione, al commercio e così via, non era entrata ancora a far parte della loro vita. In questi gruppi, come quelli dell’Amazzonia peruviana, gli sciamani enumeravano ben pochi livelli dei Mondi di Sopra e di Sotto, mentre gli sciamani che vivevano più a contatto con qualche forma di grande civiltà (ad esempio la Cina), riferivano il maggior numero di livelli. Nelle culture della Siberia e dell’Asia centrale, gli sciamani conoscevano sino a 49 livelli, o “cieli”, del Mondo di Sopra.
Questa cosmologia tradizionale, è incorporata come parte integrante del core-shamanism, anche se in esso si preferisce non dare indicazioni precise circa la natura dei vari mondi, ma si lascia che sia la persona a scoprirne le caratteristiche.
Poiché è slegato da un contesto culturale specifico, il core-schamanism consente ai praticanti di esplorare autonomamente i vari piani della realtà per scoprire la loro configurazione, o geografia, come pure il numero di livelli presenti in essi. Ciò nonostante, nei resoconti dei viaggi dei praticanti moderni, si trovano spesso elementi molto simili a quelli descritti dagli sciamani tradizionali.
La tecnica del viaggio, insegnata nel core-shamanism, è un metodo che le persone possono utilizzare in ogni situazione della vita, uno strumento per ottenere consiglio e aiuto dalle entità e dalle forze che la persona incontra nella realtà parallela.
I metodi legati al core-shamanism che seguiranno nei prossimi paragrafi, sono divulgati attraverso alcuni dei workshop della Foundation for Shamanic Studies di Harner; durante il “Seminario di Base”, i partecipanti vengono iniziati ai viaggi nel Mondo di Sotto e di Sopra, al termine dei quali saranno in grado di praticare autonomamente e proseguire la propria ricerca personale.
Diversamente dal Mondo di Mezzo, che esiste nel tempo, la realtà non ordinaria è una realtà fuori dal tempo in cui, come scrive Harner “…tutto ciò che è stato conosciuto, tutto ciò che può essere conosciuto diventa accessibile…. Per questo gli sciamani possono vedere sia il passato che il futuro. Con la disciplina, l’addestramento e l’aiuto degli spiriti, questa fonte totale di conoscenza diventa accessibile”.
Viaggio nel Mondo di Sotto
“Il mio secondo spirito aiutante era uno squalo. Un giorno, mentre ero fuori nel mio kayak, si avvicinò a nuoto, si allineò tranquillamente al kayak e sussurrò il mio nome. Ero sorpreso, perché non avevo mai visto uno squalo: sono molto rari in queste acque. In seguito mi aiutò a cacciare e mi era sempre vicino quando avevo bisogno di lui.”
(Aua, sciamano degli Iglulik)
Il Viaggio nel Mondo di Sotto, ha lo scopo di incontrare il proprio animale di potere ed entrare in rapporto con lui.
Trasportato dal suono del tamburo o dei sonagli, assumendo una posizione comoda e confortevole, generalmente disteso e con gli occhi coperti, per evitare che la luce possa distrarre dal lavoro che si andrà a fare, immerso in un luogo tranquillo, il “viaggiatore” inizierà a visualizzare un luogo della natura che ha realmente visitato nella realtà ordinaria e che rappresenti un’apertura naturale nel terreno.
Un esempio letterario di questa transizione si trova in Alice nel paese delle meraviglie, dove Alice penetra in un’altra realtà attraverso la tana del Bianconiglio. L’entrata nel Mondo di Sotto, potrebbe essere un tronco di un albero con le radici che penetrano in profondità, il cratere di un vulcano, un buco nel terreno, una grotta, l’acqua di un lago, ecc. La scelta è soggettiva e, se risulta più funzionale, vedersi mentre si scende in ascensore o ci si infila in un tunnel sotterraneo della metro, va altrettanto bene.
Il viaggiatore dovrà osservarsi mentre entra nell’apertura che ha prescelto e si incammina lungo il passaggio sotterraneo a cui ha avuto accesso, dopodiché, dovrà seguire il percorso fino a che non sarà riemerso alla luce; a quel punto si troverà nel Mondo Inferiore, dovrà guardarsi intorno, esplorarlo e notare se attorno a lui è nelle vicinanze un animale.
Una volta individuato l’animale, gli si chiederà: “Sei tu il mio animale di potere?”. Porre una domanda diretta, implica una risposta diretta, come un sì o un no, e potrà dare un’immediata percezione di come l’animale guida intenda comunicare: potrebbe rispondere anche telepaticamente, con un gesto, una parola, un odore, oppure indicare qualcosa che contenga un messaggio. Se è effettivamente l’animale di potere, si dovrà instaurare una relazione con lui, ponendogli una domanda e chiedendogli di visitare il livello del Mondo di Sotto in cui ci si trova. Per esempio, si potrebbe cominciare con il chiedergli, quale insegnamento, vantaggioso per il viaggiatore, ha da proporre. Oppure, se si ha la sensazione che non sia ancora il proprio animale di potere, bisognerebbe continuare a cercare fino a che non se ne individuo uno.
Lo psiconauta, dovrà cercare di rimanere con il suo animale di potere fino a quando non sentirà un segnale di tamburo specifico, concordato con il tambureggiatore, che segnala il momento del ritorno; a quel punto ci si congederà, salutando l’animale guida e facendo il percorso a ritroso fino ad uscire dall’entrata varcata in precedenza e ritornando nuovamente nella realtà ordinaria.
Se l’esperienza vissuta, si differenzia in qualche modo dai suggerimenti precedentemente indicati, si dovrà viverla ugualmente, non c’è una formula prefissata, il viaggio è sempre molto personale e può variare a seconda della persona. Per esempio, alcune persone, saltano il tunnel e arrivano direttamente nel Mondo di Sotto, dove potrebbero incontrare un maestro invece che un animale di potere. Le indicazioni fungono da traccia generale per guidare nelle fasi iniziali della pratica.
Per visitare livelli più profondi del Mondi di Sotto, bisognerà cercare nuove aperture nel terreno che potranno condurre a profondità maggiori. Esistono molti livelli nel Mondo Inferiore e altrettanti in quello Superiore.
Il ricordare con accuratezza che cosa è avvenuto durante il viaggio fa parte della esperienza sciamanica, accumulando ricordi e dettagli di viaggi si accumula conoscenza.
Gli animali guida possono venire ed andarsene, come può essere temporaneo qualunque collegamento spirituale. Se uno sciamano, o una persona comune, cade seriamente ammalato o incorre in gravi calamità, significa che i suoi animali di potere o altri spiriti aiutanti, lo hanno abbandonato. Il contatto con il proprio animale andrebbe rafforzato ogni giorno per evitare di perdere la connessione con lui, come dicono gli Shuar: “il potere è come un profumo” , dopo il viaggio, per un breve periodo la persona è protetta ma con il tempo il potere diminuisce gradualmente.
Viaggio nel Mondo di Mezzo
Prima di cominciare il viaggio nel Mondo di Mezzo, bisogna assicurarsi di avere un’intenzione chiara e di aver uno scopo preciso. Quando si viaggia nel Mondo di Mezzo, ci si trova nel piano della nostra realtà fisica. Esso è la parte eterea del mondo in cui viviamo. Si potranno incontrare spiriti invisibili degli esseri che condividono con il viaggiatore i regni della natura: gli spiriti della terra, delle rocce, degli animali, degli alberi e delle piante. In secondo luogo, si avrà la sensazione di viaggiare molto velocemente nello spazio, non essendo limitati dal corpo fisico.
Anche nel Mondo di Mezzo c’è la possibilità di ricevere aiuto ma è anche un “luogo” di conflitti. Tra i tre mondi sciamanici, il Mondo di Mezzo è quello piu difficile da percorrere poiché vi è una moltitudine di spiriti che lo abitano. Poiché è il mondo dell’esistenza umana, il Mondo di Mezzo può essere privo di saggezza e carico di sofferenze, perchè preserva a livello spirituale il riflesso delle azioni ed emozioni umane.
Per viaggiare nel Mondo Intermedio, ci si osserva mentre si esce fuori dalla porta d’ingresso e ci si muove nella realtà fisica per localizzare un oggetto perduto o, magari, per visitare un luogo dove si vorrebbe andare. Ci si potrebbe dirigere verso il sole, le stelle o i pianeti, allo scopo di ritrovare l’equilibrio e vivere secondo i ritmi naturali. A volte si entra in contatto con essere mitici che non appartengono alla realtà ordinaria.
Quando si sentirà il richiamo del tamburo, si dovrà tornare indietro, ripercorrendo la strada a ritroso fino alla stanza dove ci si trovava.
Viaggio nel Mondo di Sopra
“Sono salito dalla terra al cielo, cammino sull’arcobaleno”.
(Canto sacro di uno sciamano del cielo di Tuva)
Il primo viaggio nel Mondo di Sopra, avrà lo scopo di incontrare un maestro spirituale in forma umana. Tenendo a mente questo proposito, bisognerà visualizzare un luogo che aiuti a viaggiare verso l’alto. Per esempio, ci si potrebbe osservare mentre ci si arrampica su un albero, su una fune o su una scala, sulla cima di una montagna, mentre si è trasportati da un tornado, ci si arrampica su un arcobaleno o mentre si sale, trasportati dal fumo di un falò o di un camino, ecc. Si può chiedere anche al proprio animale di potere di farsi sollevare verso l’alto.
A quasi tutti gli sciamani viene attribuita la capacità del “volo magico”, ci sono molti varchi che ci portano al di là del cielo. Nella credenza del popolo turco-tartaro il cielo è costituito da una grande tenda e le stelle sono le finestre del mondo per far passare la luce. Nelle tradizioni asiatiche la tenda aveva sempre un foro centrale per la fuoriuscita del fumo dal focolare, questo foro, era percepito come un passaggio per ascendere al cielo. Il crepuscolo, la luce rossa del tramonto tra il cielo e la terra può diventare la fenditura per andare in altri mondi, per viaggiare e navigare nell’universo.
Un riferimento letterario per farsi aiutare nella visualizzazione di questo viaggio, è la storia di Jack e la pianta di fagioli, dove Jack si arrampica sulla pianta del fagiolo e deve attraversare un strato di nuvole prima di entrare in un nuovo mondo, oppure, il Mago di Oz, dove Dorothy viene trasportata fuori dal mondo ordinario da un tornado.
Una volta trasportati in alto, si dovrà attraversare una soglia, una nuvola o uno strato di nebbia che segnalerà che si è entrati nel Mondo di Sopra. Se però, si vedranno pianeti e stelle, mentre ci si dirige verso l’alto, vorrà dire che non si è ancora arrivati a destinazione: ci si troverà nel Mondi di Sopra, solo quando si avrà la sensazione di aver varcato una soglia, dopo la quale tutto apparirà del tutto diverso.
Una volta arrivati, si osserverà se c’è un maestro pronto ad accogliere il viaggiatore. Si possono anche incontrare grandi sapienti del passato come Aristotele o Platone, oppure figure mitologiche come Horus o Iside. In generale nel mondo superiore si trovano la conoscenza, il sapere e la saggezza.
Una volta individuato, gli si potrà chiedere: “Sei tu il mio maestro?”. Se si otterrà un gesto o una risposta affermativa, gli si potrà porre una domanda, per esempio, chiedergli di aiutare a guarire una ferita emotiva o un problema fisico. Successivamente, il viaggiatore potrà chiedergli di mostrargli il Mondo di Sopra. Come l’animale di potere, il maestro, potrà rivelare al suo interlocutore, i doni che ha da offrire.
Quando si sentirà il segnale del tamburo, si dovrà percorrere a ritroso la stessa strada che si è fatta all’andata, fino alla propria stanza, per poi riaprire gli occhi.